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Attivo Stato Patrimoniale: cos'è? Come è strutturato?

bilancio Aug 01, 2023
 

ATTIVO STATO PATRIMONIALE: LA STRUTTURA

Lo stato patrimoniale è un documento di vitale importanza nel sistema contabile di un'impresa. Esso fornisce una panoramica completa delle attività economiche svolte, consentendo di avere un quadro chiaro della situazione patrimoniale e finanziaria dell'azienda. Il documento si divide principalmente in due sezioni: l'attivo e il passivo. Andiamo ad approfondire l'Attivo Stato Patrimoniale.

 L'Attivo Circolante rappresenta le risorse a breve termine dell'azienda. Questi elementi vengono continuamente convertiti in liquidità durante l'operatività normale dell'azienda. Secondo l'articolo 2424 del Codice Civile italiano, l'attivo circolante comprende le seguenti voci:

  1. Rimanenze: Queste sono merci o materie prime che l'azienda possiede per la vendita o per la produzione di beni o servizi. Le rimanenze devono essere valutate al costo di acquisto o al valore netto realizzabile, a seconda di quale sia inferiore.

  2. Crediti: I crediti rappresentano importi dovuti all'azienda da terzi, ad esempio clienti che hanno acquistato prodotti o servizi a credito. Questi crediti dovrebbero essere valutati al loro valore nominale.

  3. Attività finanziarie che non sono immobilizzazioni: Questa categoria comprende investimenti a breve termine in titoli o altre attività finanziarie.

  4. Disponibilità liquide: Le disponibilità liquide comprendono il denaro in cassa e in banca, così come altri equivalenti di cassa.

IL CODICE CIVILE ITALIANO E I PRINCIPI CONTABILI

L'articolo 2423 del Codice Civile italiano afferma che lo stato patrimoniale deve essere redatto in modo chiaro e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria dell'azienda.

Gli articoli 2424 e 2425 dettagliano le voci che devono essere incluse nell'attivo e nel passivo dello stato patrimoniale. Includono specifiche indicazioni su quali elementi includere nelle immobilizzazioni, nell'attivo circolante, nel capitale netto, nelle riserve, nei fondi per rischi e oneri, nei trattamenti di fine rapporto di lavoro subordinato, nei debiti, nei ratei e risconti.

L'articolo 2426 tratta della valutazione delle voci di bilancio. Ad esempio, le immobilizzazioni immateriali e materiali devono essere iscritte al costo di acquisto o di produzione, diminuite per l'ammortamento e le svalutazioni.

Gli Organismi Italiani di Principi Contabili (OIC) forniscono linee guida dettagliate su come applicare le disposizioni del codice civile. Ad esempio, il principio contabile OIC 12 fornisce indicazioni sulla valutazione delle rimanenze, mentre l'OIC 15 e 16 forniscono indicazioni sulla valutazione dei crediti.

ESEMPIO DI STATO PATRIMONIALE E SCRITTURA IN PARTITA DOPPIA

La partita doppia è una metodologia di registrazione delle transazioni che comporta almeno due conti: uno debitore e uno creditore. Il totale degli debiti deve sempre essere uguale al totale dei crediti. Vediamo come questo principio si applica nella registrazione delle transazioni in un esempio di stato patrimoniale.

Immaginiamo un'impresa X che acquista un'attrezzatura per 5.000 euro in contanti. In questo caso, avremmo due conti coinvolti: l'attrezzatura (un conto di attivo) e il conto in banca (anche questo un conto di attivo). La registrazione sarebbe la seguente:

Debito: Attrezzature 5.000 euro (aumento dell'attivo) Credito: Conto in banca 5.000 euro (diminuzione dell'attivo)

Questa transazione aumenta il valore dell'attivo immobilizzato (l'attrezzatura) mentre diminuisce la disponibilità liquida dell'azienda (il conto in banca).

QUANDO UTILIZZARE I DIVERSI METODI

La scelta del metodo di valutazione dipende dalla natura dell'elemento patrimoniale e dalla sua funzione all'interno dell'impresa. Ecco alcuni criteri generali:

  1. Ammortamento: Le immobilizzazioni materiali e immateriali sono generalmente sottoposte ad ammortamento, che riflette l'utilizzo o il consumo del bene nel corso del tempo. L'ammortamento si applica ad esempio a edifici, macchinari, brevetti e software.

  2. Valore netto realizzabile: Per le rimanenze di magazzino, il metodo del valore netto realizzabile è spesso il più appropriato. Questo valore è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività, meno i costi necessari per completare e vendere i beni. Se questo è inferiore al costo di acquisto o produzione, si deve procedere a una svalutazione delle rimanenze.

  3. Costo storico: Gli elementi patrimoniali sono generalmente registrati al costo storico, cioè il prezzo pagato per acquisirli. Questo principio si applica in particolare alle immobilizzazioni materiali e immateriali.

  4. Valore attuale: In alcuni casi, può essere appropriato utilizzare il valore attuale, cioè il valore attuale dei flussi di cassa futuri che ci si aspetta di ottenere dall'elemento patrimoniale. Questo metodo è utilizzato ad esempio per valutare i crediti a lungo termine.

La scelta del metodo di valutazione dovrebbe essere fatta in modo da fornire la rappresentazione più veritiera e corretta possibile della situazione patrimoniale e finanziaria dell'impresa. In ogni caso, le scelte e le stime adottate devono essere descritte in modo chiaro e completo nella nota integrativa, in modo che gli utenti del bilancio possano comprendere le politiche contabili adottate dall'impresa.

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