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Calcolo Ebitda da Bilancio: vediamo insieme cos'è e come si fa!

analisi di bilancio Jun 10, 2024
 

CALCOLO EBITDA DA BILANCIO: PANORAMICA COMPLETA

L'EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation, and Amortization) è un indicatore finanziario ampiamente utilizzato per misurare la redditività operativa di un'azienda. È particolarmente utile per confrontare le performance di aziende all'interno dello stesso settore, poiché esclude l'influenza delle decisioni di finanziamento, delle politiche fiscali e delle pratiche di ammortamento. In questo articolo esploreremo in dettaglio come calcolare l'EBITDA partendo dal bilancio aziendale, approfondendo i concetti chiave e illustrando i passaggi necessari per una corretta valutazione.

L'EBITDA rappresenta i guadagni di un'azienda prima dell'applicazione di interessi, tasse, deprezzamento e ammortamento. Questo indicatore riflette la capacità di generare profitti operativi, eliminando l'impatto delle decisioni finanziarie e contabili che possono variare significativamente tra diverse aziende. EBITDA viene calcolato a partire dal conto economico, ed è utilizzato per analizzare la capacità di un'azienda di generare liquidità operativa.

L'EBITDA è un indicatore cruciale per diversi motivi:

  1. Valutazione della redditività operativa: L'EBITDA fornisce un'istantanea chiara della performance operativa, senza le distorsioni create da interessi e tasse.
  2. Confrontabilità: È utile per confrontare aziende di dimensioni diverse o con strutture finanziarie differenti.
  3. Analisi del cash flow: L'EBITDA aiuta a prevedere il cash flow operativo, essenziale per la pianificazione finanziaria e la valutazione dei rischi.

COMPONENTI E CALCOLO DELL'EBITDA

Per calcolare correttamente l'EBITDA, è necessario comprendere le sue componenti principali:

  1. Ricavi: Il totale delle entrate generate dalla vendita di beni o servizi.
  2. Costi operativi: Tutti i costi direttamente collegati alla produzione dei beni o servizi venduti.
  3. Spese generali e amministrative: Include stipendi, affitti, utenze e altre spese necessarie per mantenere l'operatività aziendale.
  4. Deprezzamento e ammortamento: Perdite di valore nel tempo dei beni aziendali e delle immobilizzazioni immateriali.

Il calcolo dell'EBITDA parte dal risultato operativo (EBIT), al quale si aggiungono le spese di deprezzamento e ammortamento. La formula è la seguente:

EBITDA=EBIT+Deprezzamento+Ammortamento\text{EBITDA} = \text{EBIT} + \text{Deprezzamento} + \text{Ammortamento}

Per ottenere l'EBIT, si parte dal reddito operativo riportato nel conto economico, escludendo gli interessi passivi e le tasse.

Supponiamo di avere un'azienda con i seguenti dati di bilancio:

  • Ricavi: 1.000.000 €
  • Costi operativi: 600.000 €
  • Spese generali e amministrative: 150.000 €
  • Deprezzamento: 50.000 €
  • Ammortamento: 30.000 €
  • Interessi passivi: 20.000 €
  • Tasse: 40.000 €

Il calcolo dell'EBIT sarà:

EBIT=RicaviCosti operativiSpese generali e amministrative\text{EBIT} = \text{Ricavi} - \text{Costi operativi} - \text{Spese generali e amministrative}

EBIT=1.000.000600.000150.000=250.000\text{EBIT} = 1.000.000 € - 600.000 € - 150.000 € = 250.000 €

Successivamente, aggiungiamo deprezzamento e ammortamento:

EBITDA=250.000+50.000+30.000=330.000\text{EBITDA} = 250.000 € + 50.000 € + 30.000 € = 330.000 €

ANALISI DEL CONTO ECONOMICO E ADJUSTED EBITDA

Per un calcolo preciso dell'EBITDA, è fondamentale analizzare attentamente il conto economico. Questo documento finanziario fornisce una panoramica dettagliata delle entrate, dei costi e delle spese di un'azienda durante un periodo specifico. Le principali voci da esaminare includono:

  1. Ricavi: Verificare che i ricavi siano contabilizzati correttamente e corrispondano alle vendite effettive.
  2. Costi delle vendite: Analizzare i costi diretti legati alla produzione dei beni o servizi venduti.
  3. Spese operative: Controllare tutte le spese operative, escludendo quelle non ricorrenti o straordinarie che potrebbero distorcere il calcolo dell'EBITDA.
  4. Deprezzamento e ammortamento: Assicurarsi che queste voci siano calcolate correttamente, poiché rappresentano una parte significativa del calcolo dell'EBITDA.

L'Adjusted EBITDA (EBITDA rettificato) è una versione modificata dell'EBITDA standard che esclude elementi straordinari o non ricorrenti, come spese legali significative, costi di ristrutturazione o guadagni/perdite da vendite di attività. Questo permette di ottenere una visione più chiara e comparabile della performance operativa di un'azienda nel tempo.

Per calcolare l'Adjusted EBITDA, si parte dall'EBITDA standard e si aggiungono o sottraggono le voci straordinarie:

Adjusted EBITDA=EBITDA+Elementi straordinari\text{Adjusted EBITDA} = \text{EBITDA} + \text{Elementi straordinari}

Esempio di calcolo con elementi straordinari:

Supponiamo che l'azienda abbia sostenuto costi di ristrutturazione per 20.000 € e abbia guadagnato 10.000 € dalla vendita di un'attività non operativa. Il calcolo dell'Adjusted EBITDA sarà:

Adjusted EBITDA=330.000+20.00010.000=340.000\text{Adjusted EBITDA} = 330.000 € + 20.000 € - 10.000 € = 340.000 €

EBITDA E VALUTAZIONE AZIENDALE

L'EBITDA è un indicatore chiave nella valutazione aziendale, spesso utilizzato nei metodi di valutazione basati sui multipli di mercato. Gli investitori e gli analisti finanziari utilizzano il rapporto EV/EBITDA (Enterprise Value / EBITDA) per confrontare aziende simili e determinare se un'azienda è sopravvalutata o sottovalutata.

Il calcolo del valore d'impresa (EV) include il valore di mercato delle azioni, il debito netto e le quote di minoranza. La formula è:

EV=Capitale di mercato+Debito netto+Quote di minoranzaDisponibilitaˋ liquide\text{EV} = \text{Capitale di mercato} + \text{Debito netto} + \text{Quote di minoranza} - \text{Disponibilità liquide}

Il rapporto EV/EBITDA è quindi calcolato come:

EV/EBITDA=EVEBITDA\text{EV/EBITDA} = \frac{\text{EV}}{\text{EBITDA}}

Un rapporto EV/EBITDA basso può indicare che l'azienda è sottovalutata, mentre un rapporto alto può suggerire una sopravvalutazione.

LIMITI DELL'EBITDA E CONCLUSIONI

Nonostante la sua utilità, l'EBITDA presenta alcuni limiti:

  1. Esclusione di spese non operative: L'EBITDA esclude interessi e tasse, che sono comunque costi reali per l'azienda.
  2. Non rappresenta il cash flow reale: Anche se l'EBITDA fornisce una stima della capacità di generare liquidità, non rappresenta il cash flow effettivo disponibile per gli azionisti.
  3. Manipolazione contabile: Le aziende possono manipolare l'EBITDA attraverso pratiche contabili come la capitalizzazione delle spese operative.

Il calcolo EBITDA da bilancio è uno strumento essenziale per analizzare la redditività operativa di un'azienda, fornendo una misura comparabile delle performance aziendali. Tuttavia, è importante utilizzarlo in combinazione con altri indicatori finanziari per ottenere una valutazione completa e accurata. Comprendere le sue componenti, i suoi vantaggi e i suoi limiti è fondamentale per qualsiasi analista finanziario o investitore. L'EBITDA, quando calcolato e interpretato correttamente, può offrire preziose informazioni sulla capacità di un'azienda di generare profitti e gestire le sue operazioni in modo efficiente.

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