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Conto Economico a Valore Aggiunto: come farlo?

bilancio Jun 18, 2023
 

CONTO ECONOMICO A VALORE AGGIUNTO: INTRODUZIONE

Il conto economico a valore aggiunto è uno strumento di analisi finanziaria che permette di avere una visione più dettagliata e precisa della generazione di valore di un'impresa. Questo articolo si propone di esplorare in profondità il concetto di riclassificazione del conto economico a valore aggiunto, citando gli articoli del codice civile italiano e i principi contabili italiani che trattano il tema di riclassificazione dello stato patrimoniale.

La riclassificazione del conto economico è un processo che consiste nel riorganizzare le voci del conto economico in modo da fornire un quadro più chiaro e significativo della performance economica dell'impresa. Questo processo è regolato in Italia dall'articolo 2425 del codice civile, che stabilisce le linee guida per la presentazione del conto economico, e dai principi contabili italiani, in particolare il principio contabile n. 15 (OIC 15), che fornisce indicazioni sulla classificazione delle voci del conto economico.

Il conto economico a valore aggiunto è una forma di riclassificazione del conto economico che mette in evidenza il valore aggiunto generato dall'impresa nel corso dell'esercizio. Ma cosa si intende esattamente per valore aggiunto?

Il valore aggiunto è un concetto economico che rappresenta la ricchezza effettivamente prodotta da un'impresa nel corso di un determinato periodo. È definito come la differenza tra il valore della produzione e il costo dei beni e servizi acquistati da terzi e consumati nel processo produttivo. In altre parole, il valore aggiunto rappresenta il valore che l'impresa ha aggiunto ai beni e servizi che ha acquistato trasformandoli in prodotti o servizi pronti per la vendita.

Per esempio, immaginiamo un'impresa che produce mobili. L'impresa acquista legno e altri materiali da terzi, paga i dipendenti per lavorare questi materiali e trasformarli in mobili, e poi vende i mobili ai clienti. Il valore aggiunto in questo caso è la differenza tra il prezzo di vendita dei mobili e il costo del legno e degli altri materiali, più il costo del lavoro dei dipendenti.

Il valore aggiunto è quindi una misura della contribuzione economica dell'impresa, ovvero della sua capacità di generare ricchezza. Questa ricchezza viene poi distribuita tra i diversi stakeholder dell'impresa: i dipendenti sotto forma di stipendi, lo Stato sotto forma di imposte, gli azionisti sotto forma di dividendi, ecc.

Il conto economico a valore aggiunto permette di analizzare in dettaglio come l'impresa genera valore e come questo valore viene distribuito. Questo può fornire informazioni preziose per la gestione dell'impresa, per la valutazione della sua performance economica, e per la presa di decisioni strategiche.

ANALISI DEL CONTO ECONOMICO A VALORE AGGIUNTO

L'analisi del conto economico a valore aggiunto è un processo che permette di valutare la performance economica dell'impresa e di comprendere come viene generato e distribuito il valore aggiunto. Questa analisi si basa su una serie di indicatori chiave che possono fornire informazioni preziose sulla gestione dell'impresa e sulla sua capacità di creare ricchezza.

Il primo aspetto da analizzare è la capacità dell'impresa di generare valore aggiunto. Questo può essere misurato confrontando il valore della produzione con il costo dei beni e servizi acquistati da terzi. Un valore aggiunto elevato indica che l'impresa è in grado di trasformare efficacemente i beni e servizi acquistati in prodotti o servizi di valore superiore, mentre un valore aggiunto basso può indicare inefficienze nel processo produttivo.

Il secondo aspetto da analizzare è la distribuzione del valore aggiunto tra i diversi stakeholder. Questo può essere fatto esaminando le diverse voci di costo del conto economico a valore aggiunto. Ad esempio, i costi del personale rappresentano la quota del valore aggiunto che viene distribuita ai dipendenti sotto forma di stipendi, gli oneri finanziari rappresentano la quota del valore aggiunto che viene distribuita ai finanziatori sotto forma di interessi, e le imposte sul reddito rappresentano la quota del valore aggiunto che viene distribuita allo Stato.

Il terzo aspetto da analizzare è la struttura dei costi. Questo può essere fatto confrontando le diverse voci di costo tra loro e con il valore aggiunto. Ad esempio, un'alta quota di costi del personale rispetto al valore aggiunto può indicare un'alta intensità di lavoro, mentre un'alta quota di ammortamenti e svalutazioni può indicare un'alta intensità di capitale.

Il quarto aspetto da analizzare è la redditività dell'impresa. Questo può essere fatto confrontando il risultato netto dell'esercizio con il valore aggiunto. Un alto rapporto tra risultato netto e valore aggiunto indica una elevata redditività, mentre un basso rapporto può indicare problemi di redditività.

In conclusione, l'analisi del conto economico a valore aggiunto permette di avere una visione dettagliata e precisa della performance economica dell'impresa, della sua capacità di generare e distribuire valore, della sua struttura dei costi e della sua redditività. Queste informazioni possono essere molto utili per la gestione dell'impresa, per la valutazione della sua performance economica, e per la presa di decisioni strategiche.

CONCLUSIONI

In conclusione, la riclassificazione del conto economico a valore aggiunto e dello stato patrimoniale è un processo che permette di avere una visione più dettagliata e precisa della performance economica e della situazione patrimoniale e finanziaria dell'impresa. Questo processo è fondamentale per la gestione e il controllo dell'impresa, per la valutazione della performance economica e per la presa di decisioni strategiche.

La scelta tra il conto economico a valore aggiunto e lo stato patrimoniale riclassificato dipende dagli obiettivi specifici dell'analisi. Il conto economico a valore aggiunto è particolarmente utile per analizzare la generazione di valore dell'impresa e la distribuzione del valore aggiunto tra i diversi stakeholder, mentre lo stato patrimoniale riclassificato è più adatto per analizzare la situazione patrimoniale e finanziaria dell'impresa.

In ogni caso, è importante ricordare che la riclassificazione non modifica i dati di partenza, ma li organizza in modo diverso per facilitare l'analisi e l'interpretazione. Pertanto, la riclassificazione deve essere sempre accompagnata da un'analisi attenta e critica dei dati.

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