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Conto Economico Esempio: vediamolo assieme!

bilancio Jul 29, 2023
 

CONTO ECONOMICO ESEMPIO: INTRODUZIONE

Il conto economico è un documento contabile fondamentale per ogni entità imprenditoriale, dal singolo professionista alla grande azienda, perché illustra la dinamica economica di un'impresa in un determinato periodo, generalmente un anno fiscale. Presenta una sintesi delle varie voci di costi e ricavi riconducibili a tale periodo, permettendo così di determinare il risultato economico dell’attività.

Sul piano legislativo, la norma di riferimento per il conto economico in Italia è l’articolo 2425 del Codice Civile, il quale stabilisce le linee guida per la sua redazione. Il conto economico è obbligatorio per tutte le società di capitali e cooperative e va redatto seguendo il criterio della competenza economica, come stabilito dall’art. 2423 bis, comma 1, del Codice Civile. 

PRINCIPI CONTABILI E IL CONTO ECONOMICO: FOCUS SULL'OIC 11 E SULL'ARTICOLO 2425

I principi contabili italiani, definiti dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC), fungono da guida e riferimento per la redazione dei documenti contabili. Il principio contabile n. 11 (OIC 11) riguarda specificamente il conto economico.

L'OIC 11 fornisce dettagliate istruzioni sulla struttura del conto economico, i criteri di valutazione, la classificazione e la descrizione delle voci. Sottolinea l'importanza del principio della competenza economica, secondo il quale le voci di costo e di ricavo devono essere imputate all'esercizio in cui sono state sostenute o acquisite, indipendentemente dalla data del relativo pagamento o incasso.

L'obiettivo di questo principio contabile è di garantire una rappresentazione veritiera e corretta del risultato economico dell'impresa, permettendo di valutare la sua capacità di generare reddito. Questo principio è anche in linea con l'art. 2423-bis del Codice Civile, che sancisce l'applicazione del principio della competenza.

Per quanto riguarda l'articolo 2425 del Codice Civile, esso definisce i contenuti specifici del conto economico e le modalità di presentazione delle voci. L'articolo presenta due differenti schemi per la redazione del conto economico, il cosiddetto schema A (o conto economico ordinario) e lo schema B (o conto economico a sezioni contrapposte).

Lo schema A è suddiviso in cinque sezioni che comprendono i costi della produzione, il valore della produzione, il risultato della gestione ordinaria, gli oneri e i proventi straordinari, le imposte sul reddito dell'esercizio e l'utile (perdita) dell'esercizio.

Lo schema B, invece, presenta una struttura più semplice, suddivisa in due sezioni contrapposte: i costi e i ricavi. In questa struttura, il totale dei costi viene sottratto dal totale dei ricavi per determinare l'utile o la perdita.

La scelta tra questi due schemi dipende dalla natura dell'attività dell'impresa, dal suo settore di operatività e dalla sua dimensione. L'articolo 2425 fornisce, inoltre, una serie di indicazioni su come le voci del conto economico devono essere descritte, offrendo una visione dettagliata e comprensibile del risultato economico dell'impresa.

IL CONTO ECONOMICO: ESEMPIO DI PARTITA DOPPIA

La partita doppia è il metodo di registrazione dei fatti aziendali secondo il quale ogni operazione comporta una registrazione in due conti contabili distinti, uno in dare (debito) e uno in avere (credito). Questa dualità è alla base dell'equilibrio del sistema contabile.

Per esemplificare, prendiamo in considerazione un acquisto di materie prime per un valore di 10.000 euro. Questa operazione comporterà l'addebito del costo delle materie prime nel conto economico e una registrazione corrispondente nel conto dei debiti commerciali in bilancio. In termini di partita doppia:

  • Dare (D): Costo produzione (conto economico) 10.000 euro
  • Avere (A): Debiti v/fornitori (stato patrimoniale) 10.000 euro

Questo esempio dimostra come la partita doppia consenta di tracciare l'effetto dell'operazione sia sul risultato economico dell'impresa (conto economico), sia sulla sua posizione finanziaria (stato patrimoniale).

Le voci di costo vengono registrate nel conto economico, dove si distinguono tra costi di produzione (quali materie prime, manodopera, ammortamenti) e costi operativi (quali costi commerciali, generali, finanziari e straordinari).

Allo stesso modo, anche le voci di ricavo trovano collocazione nel conto economico, distinguendosi in ricavi da vendite e prestazioni, variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione e semilavorati, lavori in corso su ordinazione, incrementi di immobilizzazioni per lavori interni, altri ricavi e proventi.

LA SCELTA DEL METODO: CONCLUSIONI

In conclusione, la scelta tra conto economico ordinario o a sezioni contrapposte dipende dalla natura dell'attività svolta dall'impresa. Lo schema A, infatti, è più adatto per le imprese industriali, in quanto permette un'analisi più dettagliata dei costi di produzione. Lo schema B, invece, è preferibile per le imprese commerciali o di servizi, che presentano una struttura di costi e ricavi meno complessa.

Ricordiamo che il conto economico è un documento fondamentale per l'analisi della situazione economica dell'impresa e per la gestione strategica dell'attività imprenditoriale. La sua corretta redazione, in linea con le normative vigenti e i principi contabili, è quindi di vitale importanza. Il conto economico esempio qui illustrato può fornire una guida utile per comprendere le modalità di registrazione delle varie operazioni.

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