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Ratei attivi e passivi: come riconoscerli ed esempi

ratei e risconti Jul 03, 2023
 

RATEI ATTIVI E PASSIVI: UN'INTRODUZIONE

Iniziamo con un'introduzione sui ratei e risconti, due elementi chiave della contabilità in Italia. Questi sono due importanti concetti contabili che trovano applicazione nella redazione del bilancio d'esercizio, regolato in Italia dal codice civile. Sono strumenti che permettono di rispettare il principio di competenza economica, come sancito dagli articoli 2423 e 2425 del codice civile italiano, che afferma che i ricavi e i costi devono essere attribuiti all'esercizio di competenza indipendentemente dal momento del loro incasso o pagamento.

Per capire la differenza tra ratei e risconti, dobbiamo prima definire cosa sono. I ratei rappresentano quei costi o ricavi che pur essendo riferiti all'esercizio in corso, verranno effettivamente pagati o incassati nell'esercizio successivo. I risconti, invece, sono quei costi o ricavi incassati o pagati nell'esercizio in corso, ma che si riferiscono in parte o totalmente a uno o più esercizi futuri.

RATEI ATTIVI E PASSIVI: COSA SONO E DOVE VENGONO INSERITI

I ratei attivi e passivi sono una componente fondamentale dello stato patrimoniale italiano. I ratei attivi rappresentano i ricavi maturati nel corso dell'esercizio, ma che verranno incassati nell'esercizio successivo. Questi vanno ad incrementare l'attivo circolante nel bilancio e sono quindi inseriti tra le voci dell'attivo dello stato patrimoniale.

Al contrario, i ratei passivi rappresentano i costi sostenuti nell'esercizio in corso, ma che si riferiscono all'esercizio successivo. Questi sono considerati come un debito e quindi vanno a incrementare il passivo dello stato patrimoniale.

ECCO ALCUNI ESEMPI PRATICI

  1. Rateo attivo: Immagina di aver concesso in data 01/10/2023 ad un dipendente un prestito di € 6.000,00 per un anno. Alla scadenza si riscuoteranno la somma di € 6.000,00 più gli interessi maturati al 4%:

    Interessi attivi annuali: 6.000 x 4%= € 240,00, di questi € 240,00 sono di competenza dell'anno 2023 solo i primi 3 mesi, per cui 240 : 3 = € 80,00 sarà l'importo del rateo attivo.
  2. Rateo passivo: Immagina di aver ottenuto in data 01/10/2023 un prestito dalla banca X per € 15.000,00 per un anno​. Alla scadenza si pagherà la somma di € 15.000 e gli interessi maturati al 4%.

    Interessi passivi annuali: 15.0000 x 4%= € 600,00, di questi € 600,00 sono di competenza dell'anno 2023 solo i primi 3 mesi, per cui 600 : 3 = € 200,00 sarà l'importo del rateo passivo

I ratei, sia attivi che passivi, sono strumenti contabili fondamentali utilizzati per rispettare il principio di competenza, che afferma che i ricavi e le spese devono essere registrati nell'esercizio di competenza, indipendentemente dal momento del pagamento o dell'incasso. Questo garantisce che le informazioni finanziarie presentate nei bilanci delle imprese riflettano accuratamente la loro performance economica in un determinato periodo​.

In conclusione, i ratei e i risconti sono strumenti contabili fondamentali per rispettare il principio di competenza economica. Attraverso l'uso di ratei e risconti, la contabilità cerca di "far quadrare" il divario tra il momento in cui i soldi cambiano di mano e il momento in cui i beni o i servizi vengono effettivamente forniti, garantendo così una rappresentazione più precisa e significativa della performance economica dell'impresa

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