Storno Ratei e Risconti: vediamo in cosa consiste questa procedura e come funziona!
ratei e risconti Nov 03, 2024STORNO RATEI E RISCONTI: GUIDA COMPLETA ALLA REGISTRAZIONE CONTABILE
Lo storno ratei e risconti è una procedura fondamentale nella contabilità aziendale, utilizzata per garantire una corretta rilevazione delle voci economiche e patrimoniali all'interno del bilancio d'esercizio. Questo processo permette di adattare le registrazioni contabili in modo che i costi e i ricavi siano riportati nell’esercizio di competenza, rispettando il principio della competenza temporale previsto dalle norme contabili e dal Codice Civile. Per ogni azienda, infatti, è essenziale rappresentare correttamente le spese e i ricavi, distinguendo tra quelli di competenza dell’anno in corso e quelli che dovranno essere rinviati all’esercizio successivo. Il concetto di ratei e risconti riguarda proprio questa suddivisione, con il rateo che identifica una spesa o un ricavo che, pur essendo economicamente di competenza dell’esercizio in corso, avrà una manifestazione finanziaria futura, e il risconto che rappresenta invece una voce già sostenuta economicamente, ma relativa a esercizi futuri.
LA DIFFERENZA TRA RATEI E RISCONTI E IL RUOLO DELLO STORNO
Per comprendere a fondo la logica dello storno ratei e risconti, è fondamentale capire la differenza tra ratei e risconti. I ratei possono essere attivi o passivi e sono costi o ricavi di competenza dell’esercizio corrente, ma che avranno un esborso o un introito nell’esercizio futuro. Ad esempio, i ratei attivi si verificano quando un’azienda ha maturato un ricavo per una prestazione già eseguita, ma il pagamento avverrà solo nell’esercizio successivo. I risconti, invece, rappresentano quote di costi o ricavi che sono stati anticipati ma che competono ad esercizi futuri. Un esempio classico di risconto passivo può essere un’assicurazione pagata in anticipo per più anni: la quota relativa agli anni futuri dovrà essere contabilizzata come risconto, in modo da non influenzare il risultato dell’esercizio corrente.
Lo storno avviene per rispettare il principio della competenza e si applica sia ai ratei sia ai risconti. Nel caso dei ratei, lo storno permette di registrare il costo o il ricavo nell’esercizio in cui effettivamente si realizza, mentre per i risconti si procede all'annullamento parziale della quota sostenuta anticipatamente, spostando l'importo nell'esercizio futuro di competenza. Questo processo di storno è determinante per una corretta rappresentazione contabile, evitando di riportare spese o ricavi nel periodo sbagliato e ottenendo così una visione accurata della situazione economica dell'azienda.
MODALITÀ DI REGISTRAZIONE CONTABILE DELLO STORNO RATEI E RISCONTI
La registrazione contabile dello storno ratei e risconti richiede una specifica procedura per garantire che ogni voce sia correttamente riportata nel bilancio. La fase di storno prevede che i ratei e i risconti siano contabilizzati nei conti d’ordine e successivamente stornati nel bilancio dell’anno di competenza. Quando si registra un rateo attivo, ad esempio, l'azienda inserisce un credito nel conto economico, riportando l'importo come una voce attiva. Al termine dell’esercizio, qualora il pagamento non sia stato ancora ricevuto, questo importo viene stornato, evitando che figuri come un ricavo dell’esercizio successivo. Lo stesso principio si applica ai ratei passivi che, se non regolati, devono essere stornati per rispettare il principio della competenza temporale.
Per quanto riguarda i risconti, la procedura di storno è altrettanto rigorosa. Un risconto attivo si verifica quando un’azienda ha pagato anticipatamente un costo per un servizio che sarà erogato in parte nell’esercizio successivo. Alla chiusura del bilancio, la quota relativa agli esercizi futuri viene stornata, in modo da non gravare sull’anno corrente. Questo sistema di storno permette quindi di evitare sovraccarichi o squilibri nel conto economico, offrendo una rappresentazione più veritiera e accurata delle spese e dei ricavi di competenza di ciascun esercizio.
ESEMPIO PRATICO DI STORNO RATEI E RISCONTI
Per comprendere meglio il funzionamento dello storno ratei e risconti, è utile ricorrere a un esempio pratico. Immaginiamo un'azienda che ha sostenuto un pagamento anticipato per l’affitto di un immobile per il periodo che va da ottobre dell’anno corrente a settembre dell’anno successivo. La spesa totale è stata di 12.000 euro, e ogni mese corrisponde a un costo di 1.000 euro. Alla chiusura del bilancio a dicembre, l’azienda dovrà registrare come risconto passivo la quota di 9.000 euro relativa ai mesi da gennaio a settembre dell’anno successivo. Questo risconto sarà stornato e trasferito come costo di competenza nei mesi successivi, così che ogni anno rappresenti solo la quota effettiva di spesa che appartiene al periodo contabile in questione.
Analogamente, nel caso di un rateo attivo, se l’azienda ha svolto un servizio a dicembre ma riceverà il pagamento solo a gennaio, dovrà registrare il ricavo come rateo attivo per l’anno corrente, stornando poi l’importo nel bilancio successivo. Lo storno ratei e risconti è quindi una procedura che, sebbene possa sembrare complessa, è essenziale per una corretta e veritiera rappresentazione del bilancio aziendale.
CONCLUSIONI SUL STORNO RATEI E RISCONTI
In conclusione, lo storno ratei e risconti è una procedura contabile indispensabile per la gestione accurata e conforme del bilancio d’esercizio. Distinguendo correttamente tra ratei e risconti e applicando le corrette modalità di storno, le aziende possono garantire la conformità ai principi di competenza e una rappresentazione fedele della propria situazione economica e patrimoniale. Il rateo consente di registrare entrate o uscite future nell’esercizio corrente, mentre il risconto permette di rinviare al futuro i costi anticipati per esercizi successivi. La corretta applicazione dello storno dei ratei e risconti è quindi un elemento fondamentale per assicurare la precisione dei bilanci e, conseguentemente, per supportare le decisioni aziendali su basi contabili solide e affidabili.
Questa pratica, pur essendo obbligatoria in molti contesti normativi, contribuisce a una gestione finanziaria ottimale e trasparente, conferendo al bilancio aziendale maggiore coerenza e affidabilità, elementi essenziali per garantire la fiducia degli stakeholder e la solidità dell’azienda sul mercato.

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L'Autore dell'Articolo
Riccardo Allievi
Dottore Commercialista
Dopo la laurea nel 2003 all’Università Bocconi di Milano con il massimo dei voti, sceglie di intraprendere subito la strada della libera professione. Nel 2007 fonda assieme a suo fratello, socio e collega Massimiliano, lo Studio Allievi – Dottori Commercialisti con 5 sedi diverse: Abbiategrasso, Alessandria, Novara, Pavia e Vigevano. Ha creato il Corso di Contabilità più famoso e diffuso in Italia, tenuto in 93 sedi diverse da un team di 46 Dottori Commercialisti.