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Ammortamento Fabbricati Strumentali: come funziona?

ammortamento Sep 22, 2023
 

L'ammortamento è il processo contabile attraverso il quale viene distribuito il costo di un bene durevole nel tempo. Nel caso specifico dell'ammortamento fabbricati strumentali, si tratta di edifici utilizzati per lo svolgimento dell'attività d'impresa, come capannoni industriali, magazzini e uffici.

IL CODICE CIVILE ITALIANO E L’AMMORTAMENTO FABBRICATI STRUMENTALI

Il Codice Civile rappresenta il pilastro normativo per la contabilità e la presentazione dei bilanci delle imprese italiane. Quando si parla di ammortamento fabbricati strumentali, è essenziale avere una chiara comprensione degli articoli specifici che regolamentano tale pratica.

 L'Art. 2423-bis del Codice Civile tratta dei criteri di valutazione. Secondo questo articolo, i beni dell'attivo immobilizzato, tra cui i fabbricati strumentali, devono essere iscritti al costo di acquisto o di produzione. Tale costo può essere ridotto per ammortamenti, svalutazioni o correzioni di valore.

In particolare, per quanto riguarda gli ammortamenti, essi devono essere calcolati in base alla residua possibilità di utilizzo del bene. Questo significa che la durata dell'ammortamento deve riflettere la vita utile stimata del fabbricato strumentale.

 L'Art. 2426 indica come presentare i beni all'attivo dello stato patrimoniale. I fabbricati strumentali sono inclusi nella voce "B) Immobilizzazioni immateriali". La legge stabilisce che il valore al quale i beni devono essere iscritti è il costo di acquisto o di produzione, dedotto l'ammortamento e le eventuali svalutazioni.

In pratica, ciò significa che se un'impresa acquista un fabbricato strumentale per €1.000.000 e ha accumulato ammortamenti per €100.000, il valore contabile del fabbricato sarà di €900.000.

Nel Conto Economico, l'ammortamento viene riconosciuto come costo e viene inserito sotto la voce "Ammortamenti e svalutazioni". Ciò ha un impatto diretto sul risultato d'esercizio, riducendo l'utile o aumentando la perdita.

 Mentre l'Art. 2423-bis fornisce indicazioni generali sui criteri di valutazione, l'Art. 2426 dettaglia come questi beni devono essere presentati nello stato patrimoniale. Questa distinzione è fondamentale per garantire che la presentazione dei beni rifletta il loro valore reale e per fornire una chiara comprensione della situazione patrimoniale dell'impresa.

I PRINCIPI CONTABILI ITALIANI

Nel panorama contabile italiano, gli Organismi Italiani di Contabilità (OIC) hanno un ruolo cardine nel definire le prassi contabili attraverso i loro principi. Uno di questi, l'OIC 16, si dedica specificamente alla gestione e contabilizzazione dei beni immateriali e materiali.

 L'OIC 16 tratta dei criteri di riconoscimento, valutazione iniziale, valutazione successiva, ammortamento, svalutazioni e presentazione in bilancio dei beni immateriali e materiali, tra cui i fabbricati strumentali.

Riconoscimento: Un bene deve essere riconosciuto solo quando è probabile che dal suo utilizzo derivino futuri benefici economici e il suo costo può essere determinato con affidabilità.

Valutazione iniziale: I beni immateriali e materiali devono essere iscritti al costo di acquisto, inclusi i costi direttamente attribuibili per portare il bene alla condizione e ubicazione attuali.

Valutazione successiva: Dopo la prima registrazione, i beni devono essere iscritti al costo di acquisto o produzione, al netto degli ammortamenti e delle svalutazioni.

Ammortamento: L'OIC 16 stabilisce che l'ammortamento deve essere calcolato su base sistematica in relazione alla vita utile stimata del bene. Per i fabbricati strumentali, la vita utile può variare a seconda della natura e dell'utilizzo del fabbricato. Ad esempio, un edificio industriale potrebbe avere una vita utile differente rispetto a un ufficio.

Svalutazioni: Se il valore recuperabile del bene è inferiore al suo valore contabile, deve essere riconosciuta una svalutazione. Questa valutazione deve essere rivista ad ogni chiusura di bilancio.

Presentazione in bilancio: I beni immateriali e materiali, compresi i fabbricati strumentali, devono essere presentati all'attivo dello stato patrimoniale, distinguendo il costo di acquisto o produzione dagli ammortamenti e dalle svalutazioni accumulate.

ESEMPIO DI CONTABILIZZAZIONE

L'approccio migliore per comprendere l'applicazione pratica dell'ammortamento fabbricati strumentali è analizzarlo attraverso un esempio concreto. Prendiamo in considerazione l'acquisto di un capannone industriale e vediamo come questo viene contabilizzato, comprese le scritture in partita doppia.

 Supponiamo che un'impresa acquisti un capannone industriale per un costo totale di €1.000.000. Questo importo comprende il prezzo di acquisto, eventuali oneri e costi direttamente attribuibili per rendere il fabbricato operativo.

 Dare: Immobilizzazioni immateriali - Capannone industriale €1.000.000

Avere: Banca €1.000.000

Con questa scrittura, l'impresa riconosce l'acquisto del capannone, diminuendo la disponibilità liquida e aumentando il valore delle immobilizzazioni immateriali.

 Considerando un tasso di ammortamento annuo del 3%, l'ammortamento annuo ammonta a €30.000.

 Dare: Ammortamenti e svalutazioni - Capannone industriale €30.000

Avere: Fondo ammortamento - Capannone industriale €30.000

Con queste scritture, l'impresa riconosce l'ammortamento annuo del capannone, accumulando l'ammortamento nel fondo specifico e riconoscendo il costo nel conto economico.

 Dopo un anno, nel bilancio dell'impresa, il valore netto contabile del capannone sarà di €970.000 (€1.000.000 - €30.000 di ammortamenti).

ASPETTI FISCALI DELL'AMMORTAMENTO FABBRICATI STRUMENTALI

Dal punto di vista fiscale, l'ammortamento rappresenta una voce deducibile ai fini dell'imposizione diretta. Tuttavia, è importante seguire le aliquote e i criteri stabiliti dalla normativa fiscale, che potrebbero differire da quelli contabili. Questa differenza può portare alla formazione di fondi di ammortamento fiscalmente non riconosciuti.

CONCLUSIONI

L'ammortamento fabbricati strumentali è uno strumento fondamentale per rappresentare correttamente il valore e l'usura dei beni utilizzati nell'attività d'impresa. La comprensione delle norme contabili e fiscali relative è essenziale per garantire una corretta rappresentazione dei beni e per evitare possibili sanzioni in caso di errata applicazione. Con la giusta attenzione alle normative e una corretta contabilizzazione, le imprese possono trarre vantaggio da questa pratica, ottenendo una chiara visione del valore dei loro beni nel tempo.

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