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Calcolo Ratei e Risconti: approfondiamo cosa sono e come si calcolano!

ratei e risconti Sep 13, 2023
 

Calcolo Ratei e Risconti: guida

Il calcolo ratei e risconti è un argomento fondamentale nella contabilità aziendale, in quanto consente di attribuire i costi e i ricavi al periodo di competenza, garantendo così il rispetto del principio della competenza economica.

Il principio della competenza economica è un principio contabile fondamentale, ed è disciplinato dall’articolo 2423-bis del Codice Civile Italiano. Secondo questo principio, i costi e i ricavi devono essere iscritti nel conto economico nell'esercizio di competenza, indipendentemente dal momento in cui si verificano i relativi incassi o pagamenti.

RATEI E RISCONTI: DEFINIZIONE E FINALITÀ

I ratei e risconti rappresentano delle voci contabili che consentono di suddividere i costi e i ricavi tra due esercizi consecutivi, in modo da attribuirli correttamente al periodo di competenza.

Il rateo è una quota di costo o ricavo relativa a un servizio o bene, che deve essere attribuita all'esercizio in corso, anche se il pagamento o l'incasso avverrà in un esercizio successivo.

Il risconto, invece, è una quota di costo o ricavo relativa a un servizio o bene, che deve essere attribuita a un esercizio successivo, anche se il pagamento o l'incasso è avvenuto nell'esercizio in corso.

I ratei attivi rappresentano delle quote di ricavo che saranno incassate nell’esercizio futuro, ma che si riferiscono a servizi o beni che sono stati erogati nell'esercizio in corso. Pertanto, essi rappresentano delle quote di ricavo che devono essere attribuite nell'esercizio futuro, e pertanto vanno iscritti nel bilancio dell'esercizio tra le voci dell’attivo circolante.

I ratei passivi, invece, rappresentano delle quote di costo che saranno pagate nell’esercizio futuro, ma che si riferiscono a servizi o beni che sono stati ricevuti nell'esercizio in corso. Pertanto, essi rappresentano delle quote di costo che devono essere attribuite all’esercizio futuro, e pertanto vanno iscritti nel bilancio dell’esercizio tra le voci del passivo circolante.

I risconti attivi rappresentano delle quote di costo che sono state pagate nell’esercizio in corso, ma che si riferiscono a servizi o beni che verranno ricevuti in un esercizio futuro. Pertanto, essi rappresentano delle quote di costo che devono essere attribuite a un esercizio successivo, e pertanto vanno iscritti nel bilancio dell’esercizio in corso tra le voci dell’attivo circolante.

I risconti passivi, invece, rappresentano delle quote di ricavo che sono state incassate nell’esercizio in corso, ma che si riferiscono a servizi o beni che sono stati erogati in un esercizio precedente. Pertanto, essi rappresentano delle quote di ricavo che devono essere attribuite all’esercizio in corso, e pertanto vanno iscritti nel bilancio dell’esercizio in corso tra le voci del passivo circolante.

ESEMPI DI CALCOLO

Per illustrare il funzionamento dei ratei e risconti, è utile fornire degli esempi di calcolo.

Esempio 1: Supponiamo che un’azienda abbia pagato un premio assicurativo di 1.200 euro il 1° luglio 2023, valido per 12 mesi. Alla chiusura dell’esercizio, il 31 dicembre 2023, sarà necessario calcolare la quota di premio assicurativo relativa ai mesi di luglio a dicembre 2023, che deve essere attribuita all’esercizio in corso, e la quota di premio assicurativo relativa ai mesi di gennaio a giugno 2024, che deve essere attribuita a un esercizio successivo. La quota di premio assicurativo relativa ai mesi di luglio a dicembre 2023 sarà pari a 1.200 euro * 6/12 = 600 euro. Essa rappresenterà un rateo passivo, in quanto si tratta di una quota di costo pagata nell’esercizio in corso, che deve essere attribuita all’esercizio in corso. La quota di premio assicurativo relativa ai mesi di gennaio a giugno 2024 sarà pari a 1.200 euro * 6/12 = 600 euro.

Esempio 2: Supponiamo che un’azienda abbia incassato un affitto di 1.200 euro il 1° luglio 2023, relativo ai mesi di luglio a dicembre 2023. Alla chiusura dell’esercizio, il 31 dicembre 2023, sarà necessario calcolare la quota di affitto relativa ai mesi di luglio a dicembre 2023, che deve essere attribuita all’esercizio in corso, e la quota di affitto relativa ai mesi di gennaio a giugno 2024, che deve essere attribuita a un esercizio successivo. La quota di affitto relativa ai mesi di luglio a dicembre 2023 sarà pari a 1.200 euro * 6/12 = 600 euro. Essa rappresenterà un risconto passivo, in quanto si tratta di una quota di ricavo incassata nell’esercizio in corso, che deve essere attribuita all’esercizio futuro. La quota di affitto relativa ai mesi di gennaio a giugno 2024 sarà pari a 1.200 euro * 6/12 = 600 euro.

CONCLUSIONI

Per il calcolo ratei e risconti è fondamentale il principio della competenza economica, secondo il quale i costi e i ricavi devono essere attribuiti all'esercizio di competenza, indipendentemente dal momento in cui si verificano gli incassi o i pagamenti. Questo principio è fondamentale per la redazione del bilancio d'esercizio, in quanto permette di avere un quadro economico-finanziario dell'azienda che sia il più possibile fedele alla realtà.

I ratei e risconti permettono di suddividere i costi e i ricavi tra due esercizi consecutivi, attribuendo a ciascun esercizio la quota di costo o ricavo che gli spetta. In particolare, i ratei rappresentano delle quote di costo o ricavo che devono essere attribuite all'esercizio in corso, anche se il pagamento o l'incasso è avvenuto in un esercizio precedente o avverrà in un esercizio successivo. I risconti, invece, rappresentano delle quote di costo o ricavo che devono essere attribuite a un esercizio successivo, anche se il pagamento o l'incasso è avvenuto nell'esercizio in corso.

Nel corso dell'articolo abbiamo visto come si calcolano i ratei e risconti, fornendo anche degli esempi pratici che illustrano il loro funzionamento. Ricordiamo che il calcolo corretto dei ratei e risconti è fondamentale per la redazione di un bilancio d'esercizio che sia il più possibile aderente alla realtà economica e finanziaria dell'azienda.

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