Chiusura Ratei e Risconti: scopriamo insieme cosa significa e come funziona!
ratei e risconti Oct 22, 2024CHIUSURA RATEI E RISCONTI: INFORMAZIONI COMPLETE
Nel mondo della contabilità, i ratei e risconti sono concetti fondamentali per gestire correttamente la competenza temporale dei costi e dei ricavi. La loro comprensione e corretta registrazione sono essenziali per la redazione del bilancio di un’azienda. I ratei rappresentano i proventi o gli oneri che, pur essendo di competenza dell'esercizio in corso, saranno incassati o pagati solo in futuro. I risconti, invece, rappresentano costi o ricavi che sono stati anticipatamente pagati o incassati, ma che riguardano esercizi futuri.
La corretta gestione dei ratei e risconti è essenziale per rispettare il principio della competenza economica, secondo il quale i costi e i ricavi devono essere registrati nell'esercizio a cui effettivamente si riferiscono, indipendentemente dal momento in cui avviene il pagamento o l'incasso. Questo principio consente di avere una visione più precisa e veritiera della situazione economica e finanziaria di un’impresa.
I ratei e risconti trovano la loro base giuridica negli articoli 2424 e 2425 del Codice Civile italiano, che disciplinano la struttura del bilancio e impongono che le attività e passività siano indicate al netto di ratei e risconti. In contabilità, i ratei e risconti si distinguono in attivi e passivi, a seconda che si riferiscano a proventi o a oneri.
LA REGISTRAZIONE DEI RATEI E RISCONTI
La registrazione di ratei e risconti in contabilità è un passaggio delicato e cruciale, soprattutto in fase di chiusura del bilancio. Prima di affrontare la chiusura ratei e risconti, è importante comprendere come vengono registrati all'interno della contabilità ordinaria. I ratei attivi e ratei passivi sono imputati a conti di Stato Patrimoniale, mentre i risconti attivi e risconti passivi vengono rilevati nel conto economico.
I ratei attivi rappresentano un credito per l’impresa, poiché si tratta di proventi maturati ma non ancora incassati. Questi devono essere registrati come un’attività in bilancio. Al contrario, i ratei passivi rappresentano un debito, in quanto l’azienda ha già beneficiato di un servizio o di un bene, ma il pagamento non è ancora avvenuto. Anche in questo caso, la registrazione avviene come passività.
I risconti attivi, invece, si riferiscono a costi già sostenuti ma che riguardano periodi futuri. La loro registrazione permette di “spalmare” il costo su più esercizi. I risconti passivi, al contrario, sono ricavi già incassati ma relativi a esercizi futuri.
In fase di registrazione, è fondamentale assicurarsi che ogni rateo e ogni risconto siano correttamente imputati all'esercizio di competenza. Errori nella registrazione possono infatti comportare una rappresentazione distorta del bilancio aziendale.
LA CHIUSURA DEI RATEI E RISCONTI
La chiusura dei ratei e risconti avviene tipicamente alla fine dell’esercizio contabile e consiste nell’azzeramento di questi conti per l’inizio del nuovo periodo. Questa operazione è fondamentale perché consente di trasferire correttamente costi e ricavi maturati nel corso dell’esercizio successivo.
La chiusura dei ratei attivi prevede che l’importo registrato come credito venga stornato, mentre per i ratei passivi, l’importo viene registrato come pagamento effettivo del debito. In questo modo, al termine dell’esercizio, i conti relativi ai ratei vengono azzerati, permettendo di iniziare il nuovo periodo contabile senza residui.
Per quanto riguarda i risconti, la loro chiusura prevede che l’importo inizialmente anticipato o incassato venga progressivamente ridotto, in base alla quota di competenza dell’esercizio in chiusura. Anche in questo caso, l’obiettivo è garantire che al termine dell’esercizio non vi siano valori residui non competenti per l'anno successivo.
È importante sottolineare che la chiusura ratei e risconti deve avvenire in conformità con le norme contabili vigenti, come stabilito dagli articoli del Codice Civile italiano e dai principi contabili nazionali ed internazionali. Errori nella chiusura ratei e risconti possono comportare sanzioni fiscali o una rappresentazione non veritiera della situazione economico-finanziaria dell’impresa.
CONCLUSIONI SULLA CHIUSURA DEI RATEI E RISCONTI
In conclusione, la chiusura dei ratei e risconti rappresenta una fase cruciale nella chiusura del bilancio aziendale. I ratei e i risconti permettono di rispettare il principio di competenza economica, garantendo che costi e ricavi siano correttamente attribuiti all’esercizio di riferimento. Una corretta gestione di questi elementi contabili consente di evitare errori e di avere una rappresentazione fedele della situazione patrimoniale e finanziaria dell’impresa.
Durante la chiusura ratei e risconti, è essenziale seguire con precisione le procedure contabili stabilite, in modo da azzerare correttamente questi conti e iniziare il nuovo esercizio senza residui o errori. Un’errata gestione della chiusura dei ratei e risconti può infatti comportare una rappresentazione distorta del bilancio, con conseguenze sia fiscali che gestionali per l’azienda. Pertanto, è consigliabile affidarsi a professionisti del settore contabile per garantire una gestione corretta e conforme alla normativa vigente.
La chiusura ratei e risconti è un passaggio obbligato per tutte le aziende che desiderano avere una visione accurata e veritiera della loro situazione economico-finanziaria e, allo stesso tempo, evitare problemi di natura fiscale o contabile.

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L'Autore dell'Articolo
 
    
  
  
    Riccardo Allievi
Dottore Commercialista
Dopo la laurea nel 2003 all’Università Bocconi di Milano con il massimo dei voti, sceglie di intraprendere subito la strada della libera professione. Nel 2007 fonda assieme a suo fratello, socio e collega Massimiliano, lo Studio Allievi – Dottori Commercialisti con 5 sedi diverse: Abbiategrasso, Alessandria, Novara, Pavia e Vigevano. Ha creato il Corso di Contabilità più famoso e diffuso in Italia, tenuto in 93 sedi diverse da un team di 46 Dottori Commercialisti.
 
    
  
 
  
     
    
    
  
