Differenza tra ratei e risconti: capiamo insieme cosa sono e le loro differenze!
Jun 17, 2023DIFFERENZA TRA RATEI E RISCONTI: INTRODUZIONE
In contabilità, i termini "ratei" e "risconti" sono fondamentali per comprendere la corretta allocazione temporale dei costi e dei ricavi. Questi concetti, ben definiti dal Codice Civile italiano e dai principi contabili italiani, permettono di rispettare il principio di competenza economica, che prevede l'iscrizione dei costi e dei ricavi nell'esercizio di competenza, indipendentemente dal momento del pagamento o dell'incasso.
I ratei rappresentano delle partite di rettifica che hanno lo scopo di ripartire tra due esercizi economici costi o ricavi che, pur essendo stati pagati o incassati in un unico esercizio, si riferiscono in realtà a più esercizi. I ratei possono essere attivi o passivi.
I ratei attivi rappresentano dei ricavi incassati in anticipo e che si riferiscono a più esercizi. Ad esempio, se incassiamo in anticipo un affitto annuale, una parte di questo ricavo si riferisce all'esercizio successivo e quindi viene iscritto come rateo attivo. I ratei passivi, invece, rappresentano dei costi pagati in anticipo che si riferiscono a più esercizi. Ad esempio, se paghiamo in anticipo un'assicurazione annuale, una parte di questo costo si riferisce all'esercizio successivo e quindi viene iscritto come rateo passivo.
I risconti, invece, rappresentano delle partite di rettifica che hanno lo scopo di ripartire tra due esercizi economici costi o ricavi che, pur essendo stati pagati o incassati in un unico esercizio, si riferiscono in realtà a più esercizi. I risconti possono essere attivi o passivi.
I risconti attivi rappresentano dei costi sostenuti in un esercizio ma che si riferiscono a più esercizi. Ad esempio, se paghiamo un'assicurazione annuale in anticipo, una parte di questo costo si riferisce all'esercizio successivo e quindi viene iscritto come risconto attivo. I risconti passivi, invece, rappresentano dei ricavi incassati in anticipo che si riferiscono a più esercizi.
INSERIMENTO NELLO STATO PATRIMONIALE E PRINCIPI CONTABILI
Nello stato patrimoniale, i ratei e i risconti trovano collocazione sia nell'Attivo che nel Passivo. In particolare:
- I ratei attivi e i risconti attivi vengono iscritti tra le voci dell'Attivo, nel Gruppo D "Ratei e risconti" (articolo 2424 del Codice Civile), poiché rappresentano ricavi o costi che avranno effetto economico nel prossimo esercizio.
- I ratei passivi e i risconti passivi vengono iscritti tra le voci del Passivo, nel Gruppo E "Ratei e risconti", poiché rappresentano costi o ricavi che avranno effetto economico nel prossimo esercizio.
Il Codice Civile italiano e i principi contabili italiani forniscono le linee guida per la corretta registrazione e presentazione dei ratei e dei risconti nelle scritture contabili e nei bilanci delle imprese.
L'articolo 2423 del Codice Civile stabilisce il principio di competenza economica, secondo cui i costi e i ricavi devono essere iscritti nell'esercizio di competenza, indipendentemente dal momento del pagamento o dell'incasso. Questo principio è fondamentale per garantire che il bilancio rifletta accuratamente la performance economica dell'impresa in un determinato periodo.
I ratei e i risconti sono uno strumento per rispettare questo principio. Essi permettono di ripartire i costi e i ricavi tra gli esercizi di competenza, garantendo che il bilancio rifletta accuratamente la situazione economica dell'impresa.
L'articolo 2424 del Codice Civile, invece, disciplina la presentazione dei ratei e dei risconti nello stato patrimoniale. In particolare, prevede che i ratei e i risconti siano iscritti nell'Attivo o nel Passivo dello stato patrimoniale, a seconda che si tratti di ratei o risconti attivi o passivi.
I principi contabili italiani, emanati dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC), forniscono ulteriori dettagli su come i ratei e i risconti devono essere registrati e presentati. In particolare, il principio contabile OIC 11 fornisce indicazioni dettagliate su come determinare l'importo dei ratei e dei risconti, come registrare le variazioni di valore dei ratei e dei risconti e come presentare i ratei e i risconti nel bilancio.
In conclusione, il Codice Civile e i principi contabili italiani forniscono un quadro normativo completo per la gestione dei ratei e dei risconti, garantendo che le imprese rispettino il principio di competenza economica e presentino bilanci accurati e informativi.
ESEMPI PRATICI
Per comprendere meglio il funzionamento dei ratei e dei risconti, consideriamo alcuni esempi pratici:
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Rateo attivo: Supponiamo di aver incassato in anticipo un affitto annuale di 12.000 euro in gennaio. A fine anno, avremo un rateo attivo di 1.000 euro (12.000 euro / 12 mesi * 1 mese), che rappresenta il ricavo che si riferisce all'esercizio successivo. 
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Rateo passivo: Supponiamo di aver pagato in anticipo un'assicurazione annuale di 1.200 euro in gennaio. A fine anno, avremo un rateo passivo di 100 euro (1.200 euro / 12 mesi * 1 mese), che rappresenta il costo che si riferisce all'esercizio successivo. 
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Risconto attivo: Supponiamo di aver sostenuto un costo di 1.200 euro in dicembre per un servizio che avrà effetto anche nell'esercizio successivo. A fine anno, avremo un risconto attivo di 1.100 euro (1.200 euro / 12 mesi * 11 mesi), che rappresenta il costo che si riferisce all'esercizio corrente. 
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Risconto passivo: Supponiamo di aver incassato un ricavo di 12.000 euro in dicembre per un servizio che avrà effetto anche nell'esercizio successivo. A fine anno, avremo un risconto passivo di 11.000 euro (12.000 euro / 12 mesi * 11 mesi), che rappresenta il ricavo che si riferisce all'esercizio corrente. 
CONCLUSIONI
In conclusione, i ratei e i risconti sono strumenti contabili fondamentali per rispettare il principio di competenza economica. Essi permettono di ripartire correttamente i costi e i ricavi tra gli esercizi di competenza, garantendo una rappresentazione fedele della situazione economica e finanziaria dell'impresa.
La corretta applicazione dei ratei e dei risconti è fondamentale per la gestione finanziaria di qualsiasi impresa. Essi permettono di avere una visione chiara e accurata delle performance economiche dell'impresa, facilitando la pianificazione e la presa di decisioni strategiche.
Inoltre, la conoscenza e la comprensione dei ratei e dei risconti sono essenziali per chiunque operi nel campo della contabilità o della finanza. Questi concetti sono alla base della contabilità finanziaria e la loro corretta applicazione è fondamentale per garantire la conformità alle normative contabili e fiscali.
Infine, è importante notare che, sebbene i ratei e i risconti possano sembrare concetti complessi, in realtà rappresentano semplicemente il tentativo di riflettere accuratamente la realtà economica dell'impresa nel corso del tempo. Attraverso l'uso di ratei e risconti, la contabilità cerca di "far quadrare" il divario tra il momento in cui i soldi cambiano di mano e il momento in cui i beni o i servizi vengono effettivamente forniti, garantendo così una rappresentazione più precisa e significativa della performance economica dell'impresa.

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