Patrimonio Netto di Terzi: scopriamo cosa rappresenta e come si calcola!
patrimonio netto Mar 26, 2025PATRIMONIO NETTO DI TERZI: SIGNIFICATO, CALCOLO E IMPATTO SUL BILANCIO
Il patrimonio netto di terzi rappresenta la quota di capitale e riserve appartenente a soggetti esterni alla società, tipicamente in imprese consolidate o gruppi societari. In altre parole, è la porzione del patrimonio netto che non è di proprietà della società capogruppo, ma di investitori esterni, come soci di minoranza in società controllate. Questo concetto è particolarmente rilevante nelle operazioni di consolidamento dei bilanci, dove è necessario distinguere tra la quota di patrimonio netto detenuta dalla capogruppo e quella detenuta da altri soci.
L’importanza del patrimonio netto di terzi deriva dal fatto che esso rappresenta una voce essenziale per la corretta rappresentazione della struttura patrimoniale di un gruppo. Le società capogruppo devono includere nei propri bilanci il patrimonio netto di terzi per fornire una visione trasparente delle effettive partecipazioni di minoranza.
Nel bilancio consolidato, il patrimonio netto di terzi viene riportato separatamente dal patrimonio netto della capogruppo, per permettere una chiara distinzione tra i diritti economici degli azionisti di controllo e quelli dei soci di minoranza. Questo aiuta gli investitori e gli analisti finanziari a comprendere il grado di controllo esercitato dalla società madre sulle società controllate e a valutare il rischio finanziario associato alle partecipazioni esterne.
Un aspetto fondamentale del patrimonio netto di terzi è che esso varia in base agli utili o alle perdite della società partecipata. Se una controllata genera profitti, i soci di minoranza vedranno aumentare la loro quota di patrimonio netto, mentre se la società subisce perdite, la quota di terzi diminuirà. Questo meccanismo rende il patrimonio netto di terzi un elemento dinamico, soggetto alle oscillazioni della performance aziendale.
CALCOLO E REGISTRAZIONE CONTABILE DEL PATRIMONIO NETTO DI TERZI
Il calcolo del patrimonio netto di terzi avviene durante il processo di consolidamento del bilancio di gruppo. Quando una società possiede una partecipazione non totalitaria in un'altra impresa, deve identificare la quota di patrimonio netto attribuibile ai soci esterni.
Il metodo di calcolo del patrimonio netto di terzi segue questa formula di base:
Patrimonio netto di terzi = (Patrimonio netto della controllata) × (Quota di partecipazione dei terzi)
Supponiamo che una società madre detenga l'80% di una controllata e che il patrimonio netto di quest'ultima sia pari a 1.000.000 €. La quota di patrimonio netto di terzi sarà calcolata come:
1.000.000 € × 20% = 200.000 €
Questa quota viene registrata nel bilancio consolidato tra le passività, per distinguere il capitale effettivamente appartenente a soggetti esterni. La scrittura contabile necessaria per rilevare il patrimonio netto di terzi nel bilancio consolidato è:
- Utile di esercizio di terzi (Dare)
- Patrimonio netto di terzi (Avere)
Quando si registrano gli utili o le perdite, è necessario separare la parte spettante ai soci di minoranza. Se la controllata realizza un utile di 100.000 €, la quota di utili di patrimonio netto di terzi sarà:
100.000 € × 20% = 20.000 €
Questo importo viene contabilizzato come incremento del patrimonio netto di terzi nel bilancio consolidato. Se invece la controllata subisce una perdita, la quota di patrimonio netto di terzi diminuirà proporzionalmente.
Le variazioni del patrimonio netto di terzi possono anche derivare da aumenti di capitale, distribuzione di dividendi o fusioni aziendali. Se una società controllata decide di distribuire dividendi, la quota spettante ai soci di minoranza ridurrà il patrimonio netto di terzi, mentre aumenterà il debito verso i soci terzi.
Il calcolo e la registrazione contabile del patrimonio netto di terzi richiedono precisione, in quanto errori nella determinazione delle quote di partecipazione possono compromettere l’accuratezza del bilancio consolidato e generare informazioni fuorvianti per gli stakeholder.
IMPATTO DEL PATRIMONIO NETTO DI TERZI SUL BILANCIO E SUGLI INVESTITORI
Il patrimonio netto di terzi ha un impatto significativo sul bilancio consolidato di un gruppo, in quanto influisce direttamente sulla struttura patrimoniale e sulla percezione della solidità finanziaria dell’impresa.
Dal punto di vista del bilancio, il patrimonio netto di terzi viene riportato separatamente nel prospetto del patrimonio netto consolidato, permettendo di evidenziare la quota di partecipazione esterna. Questo consente agli investitori e agli analisti finanziari di valutare meglio il livello di controllo della società capogruppo sulle sue partecipazioni.
Un elevato patrimonio netto di terzi può indicare che la società madre ha un controllo limitato sulle sue controllate, il che potrebbe ridurre la sua capacità di influenzare le decisioni strategiche e operative. D’altra parte, una quota ridotta di patrimonio netto di terzi suggerisce un maggiore controllo da parte della capogruppo, con una minore esposizione alle influenze di investitori esterni.
Per gli investitori, il patrimonio netto di terzi rappresenta un fattore chiave nella valutazione del rischio. Una quota elevata di patrimonio netto di terzi può comportare una maggiore volatilità nei risultati finanziari del gruppo, poiché una parte degli utili e delle perdite è attribuita a soggetti esterni. Questo significa che gli azionisti della capogruppo potrebbero avere un minore controllo sui flussi di cassa e sui dividendi.
Dal punto di vista della gestione aziendale, il patrimonio netto di terzi può influenzare le strategie di consolidamento e crescita del gruppo. Le società possono decidere di aumentare la propria quota di partecipazione nelle controllate per ridurre l’influenza dei soci di minoranza, oppure possono cedere quote per ottenere risorse finanziarie.
Infine, il patrimonio netto di terzi è un indicatore rilevante nelle operazioni di fusione e acquisizione. Quando una società valuta l’acquisizione di un’altra impresa, deve considerare la quota di capitale detenuta da terzi per determinare il livello di controllo effettivo e le possibili implicazioni sulla governance aziendale.
CONCLUSIONI: L'IMPORTANZA DEL PATRIMONIO NETTO DI TERZI NELLA GESTIONE FINANZIARIA
Il patrimonio netto di terzi è una componente essenziale del bilancio consolidato, in quanto rappresenta la quota di capitale appartenente a soggetti esterni alla società capogruppo. La sua corretta rilevazione è fondamentale per garantire trasparenza nella rappresentazione della struttura patrimoniale di un gruppo e per permettere agli investitori di valutare il grado di controllo della capogruppo sulle proprie partecipazioni.
Il calcolo del patrimonio netto di terzi avviene in base alla quota di partecipazione di minoranza nelle società controllate, e la sua registrazione contabile riflette le variazioni derivanti dagli utili, dalle perdite e dalle distribuzioni di dividendi. Una gestione accurata di questa voce è necessaria per evitare distorsioni nella valutazione del bilancio consolidato.
Dal punto di vista finanziario, il patrimonio netto di terzi influisce sulle strategie di crescita e consolidamento di un gruppo, determinando il livello di autonomia decisionale della capogruppo. Gli investitori considerano questa voce un indicatore del rischio aziendale, poiché un'elevata quota di patrimonio netto di terzi può comportare una maggiore volatilità nei risultati finanziari.
In definitiva, il patrimonio netto di terzi è un elemento chiave per comprendere la struttura finanziaria di un’impresa e per valutare la solidità economica di un gruppo. La sua corretta gestione consente di migliorare la governance aziendale e di garantire una rappresentazione fedele della situazione patrimoniale e finanziaria dell’azienda.

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L'Autore dell'Articolo
 
    
  
  
    Riccardo Allievi
Dottore Commercialista
Dopo la laurea nel 2003 all’Università Bocconi di Milano con il massimo dei voti, sceglie di intraprendere subito la strada della libera professione. Nel 2007 fonda assieme a suo fratello, socio e collega Massimiliano, lo Studio Allievi – Dottori Commercialisti con 5 sedi diverse: Abbiategrasso, Alessandria, Novara, Pavia e Vigevano. Ha creato il Corso di Contabilità più famoso e diffuso in Italia, tenuto in 93 sedi diverse da un team di 46 Dottori Commercialisti.
 
    
  
 
  
     
    
    
  
