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Ratei e Risconti Scritture: scopriamo insieme come funzionano e la loro applicazione!

ratei e risconti Oct 04, 2024
 

RATEI E RISCONTI SCRITTURE: COME FUNZIONANO E DOVE VANNO INSERITI

I ratei e risconti scritture rappresentano due importanti concetti della contabilità italiana, utilizzati per rettificare le competenze economiche di un esercizio e collegare i costi e i ricavi all'esercizio di competenza. In questo articolo, vedremo in dettaglio cosa sono, quali sono le differenze tra ratei e risconti, come si distinguono tra attivi e passivi e dove vanno inseriti nello stato patrimoniale secondo le normative italiane.

Quando parliamo di ratei e risconti scritture, ci riferiamo a strumenti di rettifica che vengono utilizzati in contabilità per allocare correttamente i costi e i ricavi tra i vari esercizi di competenza. Questi rettificano i movimenti economici che hanno origine in un esercizio ma la cui competenza economica si riferisce a esercizi futuri o passati.

I ratei sono componenti di reddito o spesa di competenza di un esercizio, ma che non sono stati ancora rispettivamente incassati o pagati alla data di bilancio. A seconda della loro natura, possono essere classificati come ratei attivi o ratei passivi. I risconti, invece, rappresentano costi o ricavi già contabilizzati ma che sono di competenza di esercizi futuri. Anche in questo caso, si distinguono in risconti attivi e risconti passivi.

Un esempio pratico di rateo attivo è il caso di un interesse maturato su un prestito con scadenza dopo la chiusura dell'esercizio contabile, ma che riguarda il periodo precedente la chiusura. Un esempio di rateo passivo, invece, è rappresentato da spese per affitti che devono essere pagate l'anno successivo, ma che riguardano l'anno corrente.

I risconti attivi e risconti passivi si utilizzano quando un'azienda ha sostenuto costi o ricevuto ricavi che riguardano periodi futuri. Ad esempio, se un'azienda paga in anticipo un canone annuale per un servizio, la parte del pagamento che riguarda l'anno successivo va contabilizzata come risconto attivo.

RATEI ATTIVI E PASSIVI: DIFFERENZE E ESEMPI

I ratei attivi rappresentano costi sostenuti in un esercizio ma che devono essere ancora incassati. Si tratta di crediti non ancora maturati alla chiusura dell'esercizio. Un esempio di rateo attivo è quando un'azienda fornisce un servizio ma riceverà il pagamento solo nell'esercizio successivo. Questi importi vengono contabilizzati come attività nello stato patrimoniale.

I ratei passivi, al contrario, rappresentano spese di competenza dell'esercizio corrente che devono essere pagate nell'esercizio successivo. Un esempio comune è il caso di stipendi che si riferiscono a giorni lavorati nell'esercizio corrente ma che verranno pagati nell'esercizio successivo. In questo caso, i ratei passivi vengono contabilizzati come passività nel bilancio.

Secondo il Codice Civile italiano, in particolare gli articoli 2424 e 2425, i ratei attivi e passivi devono essere riportati nel bilancio in modo da garantire una corretta rappresentazione della situazione finanziaria e patrimoniale dell'azienda. Inoltre, il principio contabile OIC 18 tratta specificamente della corretta contabilizzazione dei ratei e risconti, stabilendo le linee guida per la loro allocazione nel bilancio.

RISCONTI ATTIVI E PASSIVI: FUNZIONE E APPLICAZIONE PRATICA

I risconti attivi sono costi già sostenuti che però si riferiscono a esercizi futuri. Un esempio potrebbe essere l'assicurazione annuale pagata anticipatamente, di cui una parte copre il periodo successivo alla data di chiusura del bilancio. Questa parte non ancora goduta rappresenta un risconto attivo, che viene quindi riportato nell'attivo dello stato patrimoniale.

I risconti passivi, d'altra parte, si riferiscono a ricavi già incassati ma di competenza degli esercizi successivi. Ad esempio, un'azienda che riceve in anticipo l'intero pagamento per un servizio che fornirà nei prossimi mesi, dovrà contabilizzare come risconto passivo la parte di ricavo che si riferisce agli esercizi futuri.

Secondo il Codice Civile italiano, i risconti attivi e passivi devono essere riportati con chiarezza nel bilancio, in modo da rappresentare correttamente la situazione patrimoniale e finanziaria dell'azienda. In particolare, l’articolo 2424 del Codice Civile stabilisce che i risconti attivi vanno inseriti tra le attività, mentre i risconti passivi tra le passività.

INSERIMENTO NELLO STATO PATRIMONIALE ITALIANO: NORMATIVE E PRASSI

Nel contesto della redazione del bilancio, i ratei e risconti scritture assumono una posizione di rilievo. Come già accennato, secondo gli articoli 2424 e 2425 del Codice Civile, è obbligatorio riportare correttamente ratei e risconti per garantire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione economico-patrimoniale dell'azienda.

I ratei attivi e i risconti attivi devono essere riportati tra le attività correnti nello stato patrimoniale. Rappresentano crediti o costi già sostenuti, ma non ancora maturati completamente. Al contrario, i ratei passivi e i risconti passivi vanno inseriti tra le passività, in quanto rappresentano obblighi o ricavi già incassati ma di competenza di esercizi futuri.

Il principio contabile italiano OIC 18 fornisce le indicazioni su come allocare correttamente questi valori, basandosi su una logica di competenza economica e temporale. È fondamentale che l'informazione finanziaria contenuta nel bilancio sia accurata e conforme ai principi contabili per garantire trasparenza e affidabilità nella rappresentazione del patrimonio aziendale.

CONCLUSIONI

In conclusione, i ratei e risconti scritture sono strumenti essenziali per una corretta gestione contabile delle aziende italiane. I ratei attivi e passivi permettono di contabilizzare costi e ricavi di competenza di un esercizio che però non sono ancora stati incassati o pagati. Allo stesso modo, i risconti attivi e passivi garantiscono che i costi e i ricavi già registrati ma di competenza di esercizi futuri siano correttamente allocati nel bilancio.

Seguendo le normative del Codice Civile e i principi contabili OIC, è possibile garantire che i bilanci aziendali siano veritieri e rappresentino correttamente la situazione finanziaria dell’impresa. Una corretta gestione dei ratei e risconti scritture consente alle aziende di pianificare al meglio le proprie risorse e gestire con precisione le scadenze economiche future.

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