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Schema Stato Patrimoniale: ecco qual è

bilancio May 16, 2023
 

SCHEMA STATO PATRIMONIALE: INTRODUZIONE

Lo Stato Patrimoniale è uno dei documenti fondamentali che compongono il bilancio d'esercizio di un'impresa. Esso offre una visione sintetica e analitica del patrimonio dell'impresa e della sua struttura finanziaria, alla data di chiusura dell'esercizio. In Italia, la sua struttura è disciplinata dall'art. 2424 del Codice Civile, che definisce le voci che lo compongono e le relative modalità di presentazione. Questo documento contabile è strettamente correlato ai Principi Contabili Italiani (OIC - Organismo Italiano di Contabilità) che ne disciplinano la redazione. Vediamo quindi come è strutturato lo schema Stato Patrimoniale.

LA STRUTTURA DELLO STATO PATRIMONIALE

Lo Stato Patrimoniale si divide in due sezioni: Attivo e Passivo. L'Attivo rappresenta le risorse possedute dall'impresa, mentre il Passivo illustra le modalità di finanziamento di tali risorse. Secondo l'art. 2424 del Codice Civile, le due sezioni sono suddivise in ulteriori categorie, ciascuna composta da diverse voci.

L'Attivo è suddiviso in due categorie: Attivo Immobilizzato e Attivo Circolante.

L'Attivo Immobilizzato comprende beni e diritti che l'impresa utilizza in maniera duratura, non destinati alla vendita. Si suddivide in:

  1. Immobilizzazioni immateriali: comprendono i beni non fisici, come brevetti, licenze, software, e avviamento.

  2. Immobilizzazioni materiali: riguardano i beni fisici, come fabbricati, impianti, macchinari, attrezzature, e terreni.

  3. Immobilizzazioni finanziarie: rappresentano investimenti a lungo termine, come partecipazioni in altre imprese, titoli non negoziabili, e prestiti concessi.

L'Attivo Circolante comprende beni e diritti che si trasformano continuamente nel ciclo produttivo e finanziario dell'impresa. È suddiviso in:

  1. Rimanenze: includono merci, materie prime, semilavorati, prodotti finiti e lavori in corso.

  2. Crediti: possono essere verso clienti, crediti tributari, crediti verso soci per versamenti ancora dovuti, e altri crediti.

  3. Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni: includono titoli negoziabili e partecipazioni non detenute come investimento a lungo termine.

  4. Disponibilità liquide: includono denaro in cassa, depositi bancari e assegni.

Il Passivo è suddiviso in tre categorie: Patrimonio Netto, Fondi per rischi e oneri, Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato e Debiti.

Il Patrimonio Netto rappresenta le risorse dell'impresa finanziate con capitale proprio e comprende:

  1. Capitale sociale: rappresenta il capitale conferito dai soci.

  2. Riserve: rappresentano utili trattenuti dall'impresa e non distribuiti ai soci.

  3. Utile (perdita) dell'esercizio: rappresenta il risultato economico dell'esercizio in corso, positivo o negativo.

I Fondi per rischi e oneri sono destinati a coprire perdite o debiti, la cui entità o scadenza sono incerte alla data di chiusura dell'esercizio.

Il Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato rappresenta una somma accantonata dall'impresa per i dipendenti che terminano il rapporto di lavoro.

I Debiti rappresentano le risorse dell'impresa finanziate con capitale di terzi. Si dividono in:

  1. Debiti verso finanziatori (banche, istituti di credito).

  2. Debiti commerciali (verso fornitori).

  3. Debiti tributari.

  4. Debiti verso altri finanziatori.

RELAZIONE CON I PRINCIPI CONTABILI ITALIANI

La struttura dello Stato Patrimoniale è strettamente correlata ai Principi Contabili Italiani, che ne disciplinano la redazione. In particolare, il principio OIC 1 riguarda la presentazione dello Stato Patrimoniale e prescrive criteri di classificazione, valutazione e rilevazione delle voci. Altri principi contabili riguardano specifiche voci dello Stato Patrimoniale, come immobilizzazioni (OIC 16), rimanenze (OIC 13), crediti (OIC 17), debiti (OIC 15), e patrimonio netto (OIC 22).

ESEMPI E ANALISI DELLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE

Per una maggiore comprensione, prendiamo in considerazione alcuni esempi specifici.

Nel caso delle immobilizzazioni immateriali, un esempio può essere un brevetto acquisito per €50.000. Questa cifra sarà iscritta nello Stato Patrimoniale come un'immobilizzazione immateriale, e sarà ammortizzata nel corso della sua vita utile.

Per quanto riguarda l'attivo circolante, supponiamo che l'impresa abbia in magazzino merce per un valore di €30.000. Questo importo sarà iscritto nello Stato Patrimoniale sotto la voce "rimanenze".

Nel patrimonio netto, se i soci conferiscono €100.000 di capitale sociale, questo importo sarà iscritto nello Stato Patrimoniale sotto la voce "capitale sociale".

Per quanto riguarda i debiti, se l'impresa ha ricevuto un prestito bancario di €200.000, questo importo sarà iscritto nello Stato Patrimoniale sotto la voce "debiti verso banche".

CONCLUSIONE

Lo Stato Patrimoniale rappresenta una fotografia della situazione patrimoniale e finanziaria di un'impresa alla data di chiusura dell'esercizio. La sua struttura, disciplinata dall'art. 2424 del Codice Civile, è articolata in modo da fornire una visione dettagliata delle risorse dell'impresa e delle relative modalità di finanziamento. L'analisi delle sue voci, inoltre, consente di comprendere meglio le dinamiche economiche dell'impresa, le sue capacità produttive, la sua solidità finanziaria e la sua redditività.

La corretta valutazione e classificazione delle voci dello Stato Patrimoniale sono fondamentali per rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale dell'impresa. In questo contesto, i Principi Contabili Italiani forniscono linee guida preziose per la redazione di questo importante documento contabile.

Infine, gli esempi presentati offrono una visione pratica di come le varie voci dello Stato Patrimoniale vengono valutate e classificate. Questi esempi, seppur semplificati, mostrano l'importanza di un'attenta analisi dello Stato Patrimoniale per comprendere la posizione finanziaria di un'impresa e per prendere decisioni informate.

In conclusione, lo Stato Patrimoniale è uno strumento essenziale per la gestione e il controllo dell'impresa, per l'analisi di bilancio e per la comunicazione con gli stakeholder esterni. La sua importanza risiede non solo nella quantità di informazioni che offre, ma anche nella qualità di queste informazioni, che devono essere accurate, complete e comparabili nel tempo.

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