Stato Patrimoniale Riclassificato: ecco quali sono i metodi!
May 19, 2023STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO: INTRODUZIONE
Lo Stato Patrimoniale è un documento fondamentale per valutare la salute finanziaria di un'impresa. Esso mostra infatti la situazione finanziaria e patrimoniale di un'azienda in un dato momento. Tuttavia, la sua presentazione formale, cosiddetta "a valori correnti", può non essere sufficientemente informativa per un'analisi dettagliata e critica. Per risolvere questo problema, gli analisti ricorrono spesso alla tecnica della riclassificazione.
La riclassificazione consiste nel riorganizzare le voci dello Stato Patrimoniale in modo da fornire una visione più chiara della posizione finanziaria dell'impresa. Questa operazione risulta utile, se non indispensabile, per l'analisi di bilancio, per gli investitori, per i creditori e per i manager dell'azienda stessa.
Nel presente articolo, esamineremo lo Stato Patrimoniale Riclassificato e i più conosciuti metodi di riclassificazione, spiegando per ciascuno le analisi che permettono di effettuare e fornendo lo schema di ogni riclassificazione.
METODO FUNZIONALE O A FLUSSI
Il Metodo Funzionale o a Flussi si focalizza sull'analisi della generazione e dell'uso dei flussi finanziari all'interno di un'azienda. Questo approccio rivela come l'impresa utilizza i suoi flussi di cassa per gestire le attività operative, gli investimenti e le operazioni finanziarie.
All'interno di questa metodologia, lo Stato Patrimoniale viene riclassificato dividendo le voci in tre categorie principali, ossia Attività Operative, Attività di Investimento e Attività di Finanziamento.
Le Attività Operative rappresentano il cuore dell'azienda, ovvero tutte le attività che contribuiscono direttamente alla creazione del valore aggiunto. Queste includono gli elementi più liquidi come le scorte, i crediti commerciali e le altre attività correlate al ciclo produttivo.
Le Attività di Investimento comprendono tutte le immobilizzazioni, ovvero gli asset a lungo termine che l'azienda ha acquistato per sostenere la sua attività operativa. Queste possono includere immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie.
Infine, le Attività di Finanziamento rappresentano tutte le risorse finanziarie a disposizione dell'azienda. Queste includono la liquidità, gli investimenti finanziari a breve termine e gli altri crediti finanziari.
Analogamente, le passività vengono suddivise in Passività Operative, Passività di Investimento e Passività di Finanziamento. Questa categorizzazione permette di analizzare l'origine dei flussi di cassa e il loro utilizzo all'interno dell'impresa.
METODO FINANZIARIO
Il Metodo Finanziario è centrato sull'analisi della struttura finanziaria dell'azienda, evidenziando come le risorse finanziarie sono ottenute e utilizzate. Esso risulta particolarmente utile per valutare il grado di indipendenza finanziaria dell'impresa e la sua gestione del debito.
Questo metodo prevede di dividere il Patrimonio Netto e le Passività dello Stato Patrimoniale in base alla loro durata. In particolare, distingue tra fonti di finanziamento a breve termine e a lungo termine.
Le fonti a breve termine includono tutte le passività a breve, come i debiti commerciali, i debiti tributari e i debiti verso istituti di credito a breve termine. Queste risorse sono generalmente utilizzate per finanziare le attività operative dell'azienda.
Le fonti a lungo termine includono il capitale proprio dell'azienda e i debiti a lungo termine, come i debiti verso istituti di credito a lungo termine. Queste risorse sono generalmente utilizzate per finanziare gli investimenti a lungo termine dell'azienda.
METODO PATRIMONIALE
Il Metodo Patrimoniale è orientato verso l'analisi delle fonti di finanziamento dell'azienda e dei loro impieghi. Esso offre una visione chiara dell'equilibrio tra questi due aspetti, fornendo informazioni preziose sull'equilibrio finanziario dell'impresa.
Questo metodo suddivide le fonti di finanziamento in due categorie: le Fonti Stabili e le Fonti a Breve. Le prime comprendono il capitale proprio e i debiti a lungo termine, ossia le fonti di finanziamento che non richiedono un rimborso nel breve periodo. Queste risorse sono di solito utilizzate per finanziare gli impieghi stabili, ovvero gli investimenti a lungo termine che l'azienda effettua per garantire la sua operatività. Le Fonti a Breve, invece, sono costituite dai debiti a breve termine, che vengono generalmente utilizzati per finanziare le esigenze operative a breve dell'azienda.
In termini di impieghi, il Metodo Patrimoniale distingue tra Impieghi Stabili e Impieghi a Breve. Gli Impieghi Stabili includono tutte le immobilizzazioni e le rimanenze, ovvero le risorse a lungo termine che l'azienda utilizza per generare profitti. Gli Impieghi a Breve, invece, sono costituiti dalle disponibilità liquide e dai crediti a breve termine, che rappresentano le risorse che l'azienda può facilmente convertire in cassa.
Il Metodo Patrimoniale consente di esaminare in modo critico l'equilibrio tra le fonti di finanziamento e gli impieghi delle risorse dell'azienda. Un'azienda con un equilibrio finanziario sano avrà le sue Fonti Stabili che coprono gli Impieghi Stabili, lasciando le Fonti a Breve per gestire gli Impieghi a Breve. Se invece le Fonti Stabili non sono sufficienti a coprire gli Impieghi Stabili, l'azienda potrebbe trovarsi in uno stato di squilibrio finanziario, che potrebbe indicare un potenziale rischio di insolvenza.
CONCLUSIONI
Abbiamo esaminato i più conosciuti metodi di riclassificazione dello stato patrimoniale italiano: il Metodo Funzionale o a Flussi, il Metodo Finanziario e il Metodo Patrimoniale. Ciascuno di questi metodi offre una prospettiva diversa sulla situazione finanziaria dell'impresa e permette di effettuare analisi specifiche.
Il Metodo Funzionale è particolarmente utile per analizzare la generazione e l'utilizzo dei flussi di cassa dell'azienda. Il Metodo Finanziario, d'altro canto, è adatto per valutare la struttura finanziaria dell'impresa e le sue strategie finanziarie. Infine, il Metodo Patrimoniale fornisce una visione chiara dell'equilibrio tra le fonti delle risorse dell'impresa e i loro impieghi.
La scelta del metodo di riclassificazione dipende dall'obiettivo dell'analisi. Se si vuole avere una visione generale della situazione finanziaria dell'impresa, è consigliabile utilizzare tutti e tre i metodi. Tuttavia, se l'analisi è focalizzata su aspetti specifici, come la generazione di flussi di cassa, la struttura finanziaria o l'equilibrio finanziario, può essere più opportuno utilizzare rispettivamente il Metodo Funzionale, il Metodo Finanziario o il Metodo Patrimoniale.
In ogni caso, la riclassificazione dello stato patrimoniale è un strumento essenziale per l'analisi di bilancio e dovrebbe essere considerata una pratica standard per gli analisti finanziari, i manager, gli investitori e i creditori.

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